Candida

L'origine di Candida sembra essere molto antica, come dimostrano i ritrovamenti di uno scavo in località Cesine, in particolare di una patera, utensile usato tipicamente nei sacrifici dagli antichi Romani, simbolo dunque di un insediamento preromano. Nell'insieme, però, il paese risulta più di epoca medievale e, infatti, la prima notizia storica documentata di Candida risale al 1045, nel periodo longobardo, quando rientrava come casale della Contea di Avellino, sotto il dominio dei conti Adelferio e Giovanni.

Più o meno allo stesso periodo, più precisamente a metà del 1110, risalgono anche le prime notizie documentate del castello di Candida e del suo signore ed è documentata l'appartenenza normanna al Catalogus Baronum, compilato tra il 1150 e il 1168 a seguito del censimento ordinato da Ruggero II di Sicilia. A metà del XII secolo, inoltre, l'abitato di Candida era notevolmente ampliato, raccogliendosi soprattutto attorno al castello, punto strategico di controllo per gli spostamenti a valle.

Candida e’ stata feudo di diverse famiglie tra cui i de Cardona, i Caracciolo e soprattutto i Filangieri. Fu infatti, grazie alla grande considerazione che questa famiglia aveva presso la corte di Federico II, che Candida fu elevata ad Universitas, Comune. Nel 1340 Filippo Filangieri diede vita alla Baronia di Candida raccogliendo i casati vicini, dando inizio al periodo di massima espansione per Candida che divenne un importante centro economico soprattutto per la lavorazione del ferro, arte da cui deriva l’appellativo destinato tutt’oggi agli abitanti, “i chiovaruli” (i chiodaioli).

Nel borgo antico si possono ammirare il Palazzo Filangieri del XVI secolo ed il palazzo del Giudice con annessa una cappella. Si segnalano interessanti portali in pietra abilmente lavorati da artigiani locali risalenti ai secoli XVIII e XIX. La chiesa dell’Assunta costruita nel 1540 ed il monastero Verginiano con un interessante chiostro ed un pozzo seicentesco, concludono la visita. Sulla strada che conduce a Montefalcione vi è la villa d’Amore, vecchio casino di caccia dei principi Caracciolo di Avellino. Candida è Città della nocciola e terra di produzione del Fiano DOCG.

L'origine di Candida sembra essere molto antica, come dimostrano i ritrovamenti di uno scavo in località Cesine, in particolare di una patera, utensile usato tipicamente nei sacrifici dagli antichi Romani, simbolo dunque di un insediamento preromano. Nell'insieme, però, il paese risulta più di epoca medievale e, infatti, la prima notizia storica documentata di Candida risale al 1045, nel periodo longobardo, quando rientrava come casale della Contea di Avellino, sotto il dominio dei conti Adelferio e Giovanni.

Più o meno allo stesso periodo, più precisamente a metà del 1110, risalgono anche le prime notizie documentate del castello di Candida e del suo signore ed è documentata l'appartenenza normanna al Catalogus Baronum, compilato tra il 1150 e il 1168 a seguito del censimento ordinato da Ruggero II di Sicilia. A metà del XII secolo, inoltre, l'abitato di Candida era notevolmente ampliato, raccogliendosi soprattutto attorno al castello, punto strategico di controllo per gli spostamenti a valle.

Candida e’ stata feudo di diverse famiglie tra cui i de Cardona, i Caracciolo e soprattutto i Filangieri. Fu infatti, grazie alla grande considerazione che questa famiglia aveva presso la corte di Federico II, che Candida fu elevata ad Universitas, Comune. Nel 1340 Filippo Filangieri diede vita alla Baronia di Candida raccogliendo i casati vicini, dando inizio al periodo di massima espansione per Candida che divenne un importante centro economico soprattutto per la lavorazione del ferro, arte da cui deriva l’appellativo destinato tutt’oggi agli abitanti, “i chiovaruli” (i chiodaioli).

Nel borgo antico si possono ammirare il Palazzo Filangieri del XVI secolo ed il palazzo del Giudice con annessa una cappella. Si segnalano interessanti portali in pietra abilmente lavorati da artigiani locali risalenti ai secoli XVIII e XIX. La chiesa dell’Assunta costruita nel 1540 ed il monastero Verginiano con un interessante chiostro ed un pozzo seicentesco, concludono la visita. Sulla strada che conduce a Montefalcione vi è la villa d’Amore, vecchio casino di caccia dei principi Caracciolo di Avellino. Candida è Città della nocciola e terra di produzione del Fiano DOCG.

Alcune idee a Candida

Cosa fare

Servizi

Nelle vicinanze

Seguici su

Iscriviti alla newsletter

Fanno parte del progetto SOUTH ITALY:

Copyright 2023 Incoming Italy
Aiutaci a migliorare il nostro portale: per suggerimenti o problemi contattaci all’indirizzo info@retedestinazionesud.it