Castelnuovo di Conza

Casatelnuovo è la sentinella del valico di Conza. Qui fu costruito uno dei più importanti castelli normanni della zona, ed il suo territorio è pieno di reperti che attestano le origini antiche del paese. Tra le località Cupole e San Ilarione è stato ritrovato un insediamento sannitico del IV-V sec. A.c. e vari altri reperti archeologici, risalenti anche essi alla stessa epoca, e conservati presso il museo provinciale di Salerno. In località San Ilarione si pensa si trovi il tempio di Conzano di Giove Vigilino. Sulla cima della collina è possibile notare i resti di mura di un castello, forse Longobardo, che fu poi ricostruito in epoca normanna. L’edificio era parte integrante di una serie di fortilizi e di castelli costruiti per difendere la città e i suoi abitanti. Si dice che la torre fu poi abbandonata perché erano presenti molti serpenti e così alcuni suoi abitanti si rifugiarono in una località meno infestata, dando luogo al nucleo abitativo di Castelnuovo di Conza.
Per la sua posizione, il territorio di Castelnuovo di Conza ha rappresentato un importante nodo viario, come confermerebbero i vari tratturi che fungevano da vie di comunicazione con le regioni dell'Italia Centrale e Meridionale; importante era il ruolo della Sella di Conza come passaggio di comunicazione tra il versante tirrenico dell'alta valle del Sele e con quello adriatico della valle dell'Ofanto.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

Casatelnuovo è la sentinella del valico di Conza. Qui fu costruito uno dei più importanti castelli normanni della zona, ed il suo territorio è pieno di reperti che attestano le origini antiche del paese. Tra le località Cupole e San Ilarione è stato ritrovato un insediamento sannitico del IV-V sec. A.c. e vari altri reperti archeologici, risalenti anche essi alla stessa epoca, e conservati presso il museo provinciale di Salerno. In località San Ilarione si pensa si trovi il tempio di Conzano di Giove Vigilino. Sulla cima della collina è possibile notare i resti di mura di un castello, forse Longobardo, che fu poi ricostruito in epoca normanna. L’edificio era parte integrante di una serie di fortilizi e di castelli costruiti per difendere la città e i suoi abitanti. Si dice che la torre fu poi abbandonata perché erano presenti molti serpenti e così alcuni suoi abitanti si rifugiarono in una località meno infestata, dando luogo al nucleo abitativo di Castelnuovo di Conza.
Per la sua posizione, il territorio di Castelnuovo di Conza ha rappresentato un importante nodo viario, come confermerebbero i vari tratturi che fungevano da vie di comunicazione con le regioni dell'Italia Centrale e Meridionale; importante era il ruolo della Sella di Conza come passaggio di comunicazione tra il versante tirrenico dell'alta valle del Sele e con quello adriatico della valle dell'Ofanto.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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