Ovodda

Centro montano della Barbagia di Ollolai, al confine con il Mandrolisai, il borgo è situato su un pianoro granitico del Monte Orohole, nelle vicinanze del lago artificiale di Cucchinadorza. Il nucleo urbano segue un percorso circolare dove tipiche abitazioni in granito e strette vie ciottolate gli conferiscono l’aspetto di antico borgo montano. Nel centro storico si erge la chiesa del Santo patrono, San Giorgio, edificata in stile aragonese, con un alto campanile settecentesco.

La presenza umana nel territorio ha radici profonde. Tra i siti archeologici di rilevante interesse, alcuni databili alla cultura prenuragica di oltre cinque mila anni fa, vanno annoverati i menhir di Predas Fittas e Domosnovas, le domus de janas di S’abba vo^ada e Mancossu, le tombe dei giganti di Su Nodu ‘e Lopene, i nuraghi di Nieddio, Finonele, Campos e Orohole ed il villaggio nuragico di Osseli.

Negli ultimi anni l’economia locale ha registrato un notevole sviluppo con particolare riguardo al comparto pastorale ed agricolo, settori prettamente tradizionali, e con un’affermazione recente di quello agroalimentare, con la produzione artigianale e la commercializzazione di prodotti di eccellenza quali formaggi, salumi, vini, dolci e pane carasau denominato localmente ”Pane ‘e Fressa”. Inoltre riveste particolare importanza il comparto lapideo e quello dell’estrazione e lavorazione del sughero di cui è ricco il territorio.

Diverse sono le feste religiose e popolari che coinvolgono gioiosamente tutta la comunità ovoddese. Le più importanti sono quelle del Carnevale, che culmina il mercoledì delle ceneri con il rogo di un fantoccio denominato Don Conte Forru, il 23 aprile il patrono San Giorgio, la festa campestre di San Pietro di Oleri del 28, 29 e 30 giugno che ha come sfondo l’antichissima omonima chiesetta e le tradizionali pariglie che si svolgono durante la seconda domenica di luglio, dove esperti cavallerizzi dilettano il pubblico con spettacolari e pericolose acrobazie a cavallo.
In tutte le ricorrenze vengono organizzati balli in piazza, canti e degustazioni delle prelibatezze locali, che trovano particolare risonanza nella manifestazione Autunno in Barbagia ”Cortes Apertas” che rappresenta un grande richiamo di turisti e visitatori.
In occasione dei festeggiamenti e delle processioni religiose fa la sua comparsa il costume tradizionale di Ovodda, davvero sontuoso nei tessuti e nei finimenti.

Ovodda è il luogo dei centenari. L’aria buona, il cibo sano, l’acqua pura e le sane abitudini della gente hanno assegnato al paese un primato di fama mondiale: quello della longevità. Il Comune di concerto con l’Università degli Studi di Sassari ha avviato una ricerca scientifica sulla longevità con il progetto AKEA (acronimo di ”A kent’annos”). Grazie a ciò ricercatori del mondo scientifico internazionale studiano il territorio alla ricerca dell’elisir della giovinezza per svelare così le ragioni che fanno di Ovodda uno dei pochi centri abitati con un numero così elevato di centenari. L’ambiente incontaminato che circonda Ovodda ha permesso di sviluppare stili di vita unici e produzioni agroalimentari di alta qualità che tutt’oggi conservano sapori e profumi di antiche tradizioni.

Centro montano della Barbagia di Ollolai, al confine con il Mandrolisai, il borgo è situato su un pianoro granitico del Monte Orohole, nelle vicinanze del lago artificiale di Cucchinadorza. Il nucleo urbano segue un percorso circolare dove tipiche abitazioni in granito e strette vie ciottolate gli conferiscono l’aspetto di antico borgo montano. Nel centro storico si erge la chiesa del Santo patrono, San Giorgio, edificata in stile aragonese, con un alto campanile settecentesco.

La presenza umana nel territorio ha radici profonde. Tra i siti archeologici di rilevante interesse, alcuni databili alla cultura prenuragica di oltre cinque mila anni fa, vanno annoverati i menhir di Predas Fittas e Domosnovas, le domus de janas di S’abba vo^ada e Mancossu, le tombe dei giganti di Su Nodu ‘e Lopene, i nuraghi di Nieddio, Finonele, Campos e Orohole ed il villaggio nuragico di Osseli.

Negli ultimi anni l’economia locale ha registrato un notevole sviluppo con particolare riguardo al comparto pastorale ed agricolo, settori prettamente tradizionali, e con un’affermazione recente di quello agroalimentare, con la produzione artigianale e la commercializzazione di prodotti di eccellenza quali formaggi, salumi, vini, dolci e pane carasau denominato localmente ”Pane ‘e Fressa”. Inoltre riveste particolare importanza il comparto lapideo e quello dell’estrazione e lavorazione del sughero di cui è ricco il territorio.

Diverse sono le feste religiose e popolari che coinvolgono gioiosamente tutta la comunità ovoddese. Le più importanti sono quelle del Carnevale, che culmina il mercoledì delle ceneri con il rogo di un fantoccio denominato Don Conte Forru, il 23 aprile il patrono San Giorgio, la festa campestre di San Pietro di Oleri del 28, 29 e 30 giugno che ha come sfondo l’antichissima omonima chiesetta e le tradizionali pariglie che si svolgono durante la seconda domenica di luglio, dove esperti cavallerizzi dilettano il pubblico con spettacolari e pericolose acrobazie a cavallo.
In tutte le ricorrenze vengono organizzati balli in piazza, canti e degustazioni delle prelibatezze locali, che trovano particolare risonanza nella manifestazione Autunno in Barbagia ”Cortes Apertas” che rappresenta un grande richiamo di turisti e visitatori.
In occasione dei festeggiamenti e delle processioni religiose fa la sua comparsa il costume tradizionale di Ovodda, davvero sontuoso nei tessuti e nei finimenti.

Ovodda è il luogo dei centenari. L’aria buona, il cibo sano, l’acqua pura e le sane abitudini della gente hanno assegnato al paese un primato di fama mondiale: quello della longevità. Il Comune di concerto con l’Università degli Studi di Sassari ha avviato una ricerca scientifica sulla longevità con il progetto AKEA (acronimo di ”A kent’annos”). Grazie a ciò ricercatori del mondo scientifico internazionale studiano il territorio alla ricerca dell’elisir della giovinezza per svelare così le ragioni che fanno di Ovodda uno dei pochi centri abitati con un numero così elevato di centenari. L’ambiente incontaminato che circonda Ovodda ha permesso di sviluppare stili di vita unici e produzioni agroalimentari di alta qualità che tutt’oggi conservano sapori e profumi di antiche tradizioni.

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